Eccoci con un altro appuntamento dedicato alla rubrica in cui segnaliamo i nuovi libri in lingua italiana periodicamente rilasciati su iBooks Store. Dopo il salto le ultime uscite![....]




«Opera personalissima, capace di mutare il mondo», secondo la definizione di Thomas Mann, L’interpretazione dei sogni vide la luce nel novembre 1899, ma con la data 1900 sul frontespizio: un modo per sottolinearne il profondo valore simbolico e il senso di svolta nella cultura europea. È con questo testo, infatti, che Freud afferma l’idea che la vita psichica abbia una dimensione ben più ampia di quella che può essere riportata volontariamente alla coscienza; e che il sogno sia la manifestazione privilegiata per indagare quella sfera che da allora chiamiamo inconscio. Oltre che via di accesso all’inconscio, l’interpretazione del sogno diventa così strumento fondamentale di terapia. Una terapia che Freud sperimentò sui suoi pazienti nevrotici ma anche su se stesso…




Cara Tu, il corpo che ora abiti una volta era mio. Ti sto scrivendo questa lettera perché tu la legga in futuro. Forse ti stai chiedendo perché lo faccia. La risposta è semplice e al tempo stesso complicata. La parte semplice è che sapevo che sarebbe stato necessario, la parte complicata potrebbe richiedere più tempo. Il mio nome è Myfanwy Alice Thomas e, se lo vorrai, sarà anche il tuo. Insieme a questo corpo, erediterai anche una serie di problemi e responsabilità. Qualsiasi cosa deciderai, fa’ attenzione. Ricorda, ti vogliono morta. Cordialmente tua, Io La ragazza si sveglia. È distesa in una radura in un parco di Londra, fradicia per il temporale che solca il cielo di fulmini. Il suo corpo è coperto di lividi e la sua mente è completamente priva di ricordi. La lettera che si trova in tasca è l’unico indizio che possiede per dare un senso a ciò che le è accaduto, ma anche la chiave per decidere del proprio futuro…




La felicità è un’aspirazione che accomuna ogni essere umano, un’esigenza legittima e un diritto innegabile. Ma è svilente considerarla semplicemente un punto d’arrivo, che a volte ha i tratti confusi di un sogno irraggiungibile. Perché la felicità è innanzitutto una ricerca, un percorso consapevole che serve a lasciare ai pensieri più profondi e alle esigenze più nascoste la forza di esprimersi e di trasformarsi in azione contagiosa. Perché la felicità – che non è mai una condizione permanente ma è effimera nell’esperienza degli esseri umani – è prima di tutto un agire. E sono i piccoli gesti quelli che fanno ogni giorno la differenza. Il dolce piacere di accogliere chi si aspetta una porta sbattuta in faccia, la scoperta di essere capaci di ribaltare un rapporto negativo, l’importanza di sentirsi accettati pur nella propria diversità, capiti anche nelle paure più segrete…




Impiegato modello in un’azienda modello – italiano medio tragicamente modello -, Michele Gervasini fa coincidere la sua idea di felicità con gli angoli acuti del contratto a tempo indeterminato. E poco importa se ogni mattina deve affrontare il traffico isterico della via Pontina per raggiungere il suo ufficio alla Montefoschi, azienda leader nella produzione di latte e derivati. Lì lo aspettano gli altri dipendenti dell’Ufficio pianificazione e controllo, una pattuglia di buffi animali da scrivania che vive – non solo simbolicamente – all’ombra dell’enorme, minacciosa mucca aziendale in vetroresina che campeggia davanti agli stabilimenti. Ma un giovedì mattina la più mite fra le colleghe si dà fuoco nello sgabuzzino delle scope, e all’improvviso bisogna rivedere i confini di quelle giornate che fino ad allora avevano funzionato con l’efficienza di un formicaio…




Manuale realizzato per fornire a coloro che sono impegnati nell’educazione dei bambini fra i 5 e i 12 anni uno strumento puntuale e articolato sugli aspetti motori. Non si vuole rendere la materia ludica e noiosa, ma conservando i principi del divertimento si vuole indirizzarla in modo preciso. Il libro analizza gli aspetti della motricità quali il camminare, il correre, il saltare, il lanciare… per realizzare un’unica e completa crescita dell’individuo in un periodo della vita in cui il soggetto è particolarmente recettivo.
Questo si può ottenere attraverso il gioco. Perché allora perdere tempo? Si comincia sin da piccoli: giocando!

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In Daniel contro l’Uragano Shane Jones racconta un’affascinante storia di amore e perdita, matrimonio e amicizia, sullo sfondo della crudeltà indifferente del mondo naturale. Fin da quando era ragazzo, Daniel Suppleton ha avuto una paura mortale degli uragani. Daniel teme che si scatenino all’improvviso, riducendo la città e le persone che ama in scheletri tremanti. Per combattere i suoi demoni, sia reali che immaginari, Daniel si ritira a vivere in una capanna nei boschi. Mentre Karen, l’ex moglie di Daniel, è impegnata in una frenetica ricerca per riportarlo a casa, l’uragano tanto atteso finalmente colpisce. Daniel dovrà trovare un modo per vincere le proprie paure, salvare Karen e se stesso, e riguadagnare l’amore perduto. Splendidamente scritto, profondamente immaginato, è un romanzo originale e indimenticabile, da uno dei maggiori talenti della narrativa americana.




“Dicono che le grandi pianure siano le regioni più ventose d’america. I venti ringhiamo e mordono come cani rabbiosi, senza mai incontrare ostacoli. Dicono che se stai troppo a lungo nella prateria in balia del vento puoi anche impazzire. Dicono che nelle grandi pianure tutto quello che è superficiale inaridisce e alla fine viene spazzato via.”




È un afoso pomeriggio di fine luglio e Geronimo deve iniziare a scrivere un nuovo libro, ma non sa di cosa parlare… Sarà nonno Torquato a fargli trovare l’ispirazione, mandandolo in Arizona per acquistare un cappello da cowboy, come quello che lui stesso si era comprato tanti anni prima a Sedona. Oltre al cappello, Geronimo dovrà recuperare una bandana e una piuma di falco da un vecchissimo amico del nonno, Falco Rosso. Inizia così una stratopica avventura alla ricerca del cappello e di Falco Rosso, tra scorpioni, tarantole, serpenti velenosi e colpi di scena mozzafiato.




È un plotone di giovani ragazzi quello comandato dal maresciallo Antonio René. L’ultimo arrivato, il caporalmaggiore Roberto Ietri, ha appena vent’anni e si sente inesperto in tutto. Per lui, come per molti altri, la missione in Afghanistan è la prima grande prova della vita. Al momento di partire, i protagonisti non sanno ancora che il luogo a cui verranno destinati è uno dei più pericolosi di tutta l’area del conflitto: la forward operating base (fob) Ice, nel distretto del Gulistan, “un recinto di sabbia esposto alle avversità”, dove non c’è niente, soltanto polvere, dove la luce del giorno è così forte da provocare la congiuntivite e la notte non si possono accendere le luci per non attirare i colpi di mortaio. Ad attenderli laggiù, c’è il tenente medico Alessandro Egitto. È rimasto in Afghanistan, all’interno di quella precaria “bolla di sicurezza”, di sua volontà, per sfuggire a una situazione privata che considera più pericolosa della guerra combattuta con le armi da fuoco…




Il terribile Brividosauro, il più tremendo dinosauro di Valle Misteriosa, si è animato e vaga libero per Lugubria, seminando qua e là i suoi ossicini e distruggendo ogni cosa.
Per domarlo c’è bisogno di un vero eroe e Tenebrosa sa esattamente a chi rivolgersi: è appena arrivato in città il suo amico Geronimo Stilton, come sempre alle prese con l’Enciclopedia dei fantasmi di Villa Shakespeare. Il povero roditore si trova così coinvolto in un rocambolesco inseguimento per le vie di Lugubria, per tentare di fermare il misterioso dinosauro.




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